IL 1° METODO PER LE ARTI


Impara
le arti


Usa l’arte
oltre l’arte


Contro stress
e burnout


Anche se non hai tempo

Anche se pensi di essere fuori età

Anche se non hai talento

Anche se il tuo lavoro è un altro

Anche se non hai conoscenze o competenze pregresse

Anche se non vuoi fare l’artista

QUANDO VUOI IMPARARE UN’ARTE

  • Vogliono sapere se hai talento e se hai l’età giusta
  • Ti chiedono tante ore al giorno di impegno
  • L’unico metodo è “rifai fin che ti riesce”
  • Non ti vengono fornite competenze tecniche approfondite
  • Non ti viene fornita la conoscenza utile a esercitare la tua arte

QUANDO SEI AL LAVORO

  • Non riesci a comunicare come vorresti
  • Non riesci a raggiungere i tuoi obiettivi o quelli richiesti
  • Non riesci sempre a risolvere come vorresti i problemi
  • Riscontri problemi nel gestire un team o a inserirti in un team
  • Vedi una sempre minore empatia tra le persone

QUANDO SEI STRESSATO O STRESSATA

  • La tua produttività cala e il tuo lavoro ne risente
  • La tua vita personale ne risente pesantemente
  • Riscontri anche alcuni problemi di salute
  • Le relazioni con le persone peggiorano
  • Perdi empatia e puoi scivolare verso il burnout

NeuralLearning ©

Il primo metodo specifico per lo studio, l’insegnamento, e l’utilizzo delle arti

VUOI IMPARARE UN’ARTE:

Forse vorresti imparare un’arte, o forse ci hai provato. E, probabilmente, hai sentito di tante problematiche relative allo studio e alla riuscita di uno studio in campo artistico, e hai sentito anche della necessità di dedicarvi tantissimo tempo e di continuare a rifare e rifare.

Eppure, per poter imparare correttamente le arti (e non solo, in realtà) la prima cosa importante non è rifare e rifare, ripetere e ripetere, ancora e ancora, per decine o centinaia di volte, sperando che, prima o poi, ciò che stiamo facendo – magicamente – riesca o “ci venga”.

Le azioni corrette da fare per imparare un’arte sono altre quali, per esempio, apprendere le tecniche proprie dell’arte che stiamo studiando, imparare le conoscenze culturali e multidisciplinari che ci consentono di avere tutti gli strumenti utili per la nostra arte, avere delle basi di comunicazione per far sì che la nostra arte raggiunga gli obiettivi corretti verso il nostro pubblico, avere capacità creativa, di critica e di analisi, e così via.

E, soprattutto, quello che dobbiamo fare è studiare la nostra arte in un modo che sia “pro-cervello”, cioè utilizzando un metodo che sia in linea con il nostro naturale apprendimento.

Per queste e per altre ragioni ho creato il metodo NeuralLearning ©, un metodo unico e completo pensato specificatamente per lo studio delle arti che, basandosi sul funzionamento del nostro cervello e del nostro apprendimento, ci permette di imparare tutte le tecniche e le conoscenze fondamentali per l’apprendimento e l’esercizio di un’arte in modo proficuo e relativamente rapido, e soprattutto senza le problematiche che spesso riscontriamo con i sistemi normalmente proposti e utilizzati.

SEI AL LAVORO:

Tutti noi desideriamo un ambiente di lavoro positivo, rilassato, conduttivo, proattivo e, soprattutto, produttivo. E, siccome spesso quest’ultimo obiettivo è quello prioritario, come agiamo per ottenerlo? Spingiamo e tiriamo, ci stressiamo e stressiamo i nostri collaboratori, lavoriamo sempre di più, ci specializziamo sempre di più, e pensiamo sempre meno a noi stessi e agli altri mettendo prima di ogni cosa il lavoro stesso. Eppure, questo agire non fa altro che peggiorare la situazione, e ci allontana dai nostri obiettivi.

E invece, prima di ogni altra cosa, per ottenere un ambiente di lavoro come lo desideriamo e per ottenere il massimo dal lavoro stesso, da noi, e da ogni nostro collaboratore, è necessario che le persone siano in armonia tra di loro, con se stesse e con gli altri, che sappiano comunicare correttamente, che sappiano gestire il proprio lavoro e il proprio ambiente, che sappiano come raggiungere gli obiettivi corretti, e che abbiano tutte quelle competenze – oggi tanto richieste – che fanno da completamento al lavoro e che vengono chiamate competenze trasversali (o soft-skills).

Ed è proprio l’arte, e il suo utilizzo tramite il metodo corretto, che può formare in ogni professionista queste competenze trasversali. Fin dagli anni Settanta, infatti, grazie a studi scientifici in campo medico, si è scoperto come l’arte, sia fruita che praticata, possa essere di enorme aiuto non solo a livello terapeutico ma anche formativo, e si è scoperto anche come le arti siano uno strumento potentissimo per raggiungere e ottenere proprio le competenze trasversali.

Unendo quindi le arti, e il loro corretto apprendimento e insegnamento, e un metodo che, grazie alla conoscenza del funzionamento del cervello e dell’apprendimento, permetta di utilizzarle in modo mirato all’ottenimento di obiettivi che vadano oltre l’arte, ecco come possiamo ottenere tutte le competenze trasversali necessarie per migliorare la nostra vita lavorativa e personale.

Per queste ragioni il mio metodo NeuralLearning © è la soluzione che permette di formare le competenze trasversali oggi più richieste, risolvendo una grande parte dei problemi presenti nelle relazioni interpersonali, lavorative e produttive, grazie all’utilizzo consapevole e mirato delle arti lette attraverso il funzionamento del cervello.

SEI STRESSATO/A:

E, come sappiamo, per vivere una vita personale e un ambiente di lavoro sani, per apprendere correttamente qualunque tipo di abilità, e per vivere in armonia con noi stessi e con gli altri, serve una mente libera, calma, e rilassata, la quale può anche aiutare la salute generale della persona.

Eppure, purtroppo, oggi lo stress è uno dei maggiori problemi che ciascuno di noi sperimenta in prima persona.
E non solo: lo stress, infatti, può degenerare in burnout, il quale dà inizio a una reazione a catena che porta a problemi lavorativi, personali, relazionali, produttivi, e persino psicologici, e che finisce per riflettersi sull’intero sistema in cui ciascuno di noi vive, andando a influire persino sull’etica e sull’umanità dei nostri comportamenti, disumanizzando sempre più il mondo in cui viviamo.

Anche in questo caso, grazie agli studi scientifici svolti in questi anni, si è scoperto che la fruizione delle arti, nonché il loro esercizio, porta a una significativa riduzione dello stress.

Tuttavia, anche in questo caso, le arti devono essere fruite in modo mirato e strutturato (non basta una visita a un museo per contrastare lo stress nel lungo periodo) e, soprattutto, lo studio delle arti deve essere fatto in modo corretto (poiché, diversamente, quello che capita, e capita praticamente sempre, è che lo studio e l’esercizio di un’arte sia fonte di ulteriore grave stress).

Per questo il mio metodo NeuralLearning ©, proponendo lo studio corretto delle arti, fornendo l’utilizzo mirato e specifico delle arti a favore delle competenze trasversali, e grazie alla conoscenza di come funziona il nostro apprendimento, è la soluzione idonea anche per contrastare lo stress e prevenire il burnout.

Alcuni articoli scientifici a riguardo:

  • Jane Macnaughton, Medicine and the arts: let’s not forget the medicine, 1998
  • P. Anne Scott, The relationship between the arts and medicine, 2000
  • Brian Hurwitz, Medicine, the arts and humanities, 2003
  • Malaa L. Alnajm, Arts in Medicine, 2020
  • KT. Yang, CC. Lin, LY. Chang, A Program to Interest Medical Students in Changhua, Taiwan in the Incorporation of Visual Arts in Medicine, 2011

Testimonianze



Ho iniziato a seguire i corsi di Beatrice da assoluto profano della musica: l’interesse per questo argomento mi era sorto dal mio background di formazione scientifica, ed era motivato dal capire meglio come si fosse organizzato nel corso dei secoli il sistema di 12 note usato nella musica occidentale, e per questo mi ero rivolto all’Ars. Ma non avevo conoscenze musicali, se non quello che in Italia si impara alle scuole medie inferiori. Grazie a lei, mi sono pian piano interessato sempre più al mondo della musica, ho seguito le sue lezioni, e rapidamente Beatrice mi ha introdotto alla conoscenza dei vari argomenti; ad esempio, sono riuscito ad apprendere abbastanza in fretta le tonalità, senza dubbio un punto ostico per i principianti, visto che normalmente le si devono apprendere tutte a memoria. Invece, con il suo metodo, l’uso dell’apprendimento a memoria è ridotto al minimo e i concetti si apprendono soprattutto interiorizzandoli nel modo corretto: importante il suo insegnamento di non lasciare che la mente impari una cosa in modo sbagliato, per evitare che si sedimenti una conoscenza errata, e di azzerare tutto e ripartire se questo per qualche ragione avvenga. Lo stesso metodo è utilizzato nell’insegnamento delle tecniche di composizione, focalizzato sull’apprendimento delle regole fondamentali che ritornano nella creazione delle musiche, e non sull’esecuzione di esercizi compositivi che sarebbero lasciati alla fantasia dello studente e non porterebbero a nulla. Insomma, un metodo basato più sull’addestramento della mente, che sulla pedissequa ed estenuante ripetizione di esercizi. Nel giro di un anno, grazie a loro, sono passato da una conoscenza quasi nulla ad una abbastanza approfondita.

Wladimiro Gaiotti
programmatore elettronico



Per me suonare il pianoforte è stato un sogno fin da quando ero piccola ma purtroppo non ho avuto occasione di perseguirlo. Durante la quarantena ho iniziato finalmente a esplorare questa mio passione provando con vari maestri ma soltanto con Beatrice è stato tutto molto più facile fin da subito. Lei non soltanto ti aiuta ad imparare il pianoforte ma ti aiuta a viverlo, capirlo profondamente. Sono contenta di aver trovato lei come maestra e ogni giorno mi rende più interessata a perseguire questo mio sogno. 

Luna Piombanti
modella e influencer



Sto frequentando i corsi di Beatrice da qualche mese, e sono contento del percorso che sto seguendo. Sono rimasto affascinato dalla sua competenza e dall’introduzione di diversi argomenti in maniera trasversale allo studio prettamente tecnico.
Le lezioni non sono monotone, al contrario all’interno dell’ora di lezione riusciamo ad affrontare temi diversi. Mi rendo conto che lo stimolo che ricevo mi invoglia sempre maggiormente allo studio del pianoforte tanto quanto alla conoscenza della musica a 360 gradi.

Marco Petrosillo
consulente di vendita



In un momento di difficoltà scolastiche di mio figlio Marco, studente delle superiori, abbiamo pensato di rivolgerci a te che con le tue competenze professionali e le tue capacità educative straordinarie sei riuscita a far ritrovare a Marco la voglia di impegnarsi e il piacere di studiare. I risultati sono stati sorprendenti. Grazie x quello che fai. Continua così!

Brunella Sarro
operatore socio-sanitario



Mi sono avvicinato alla musica già sessantenne, perché ero stanco di sentire tutto il giorno alla radio musica classica, che mi ha sempre affascinato, senza conoscerne la costruzione e le sue varie sfumature, oltreché avere un’approssimativa conoscenza delle note.
Dopo due anni e mezzo, pur con molta fatica, per il poco tempo a disposizione a causa degli impegni lavorativi e, a volte, per mie difficoltà personali di apprendimento, grazie a Beatrice ed al suo collaboratore Stefano, ho imparato molti concetti di cui ignoravo completamente il significato, se non sentendoli per caso ed inoltre ho potuto suonare col pianoforte molti brani .
Beatrice non mi ha mai scoraggiato per il fatto che arrivassi a questa arte con molto ritardo, anzi redendomi consapevole che l’utilizzo proficuo del cervello può tranquillamente essere esercitato a qualunque età.
Inoltre il metodo di insegnamento non è mai tedioso, perché cerca di far comprendere i vari meccanismi che regolano la musica senza scadere in un nozionismo fine a se stesso, collegando con chiarezza l’aspetto pratico con quello teorico.
Credo che avrò nel futuro, quando mi ritirerò dal lavoro, un valido e soddisfacente utilizzo del mio tempo libero tramite lo studio che farò con Beatrice.

Massimo Nessi
Dirigente Amministrativo



Sono molto soddisfatto delle lezioni di piano con Beatrice. È un’insegnante talentuosa e appassionata, crea un’atmosfera motivante fin dal primo giorno.
La sua competenza nel piano è indiscutibile, con una tecnica eccezionale e una profonda conoscenza della teoria musicale.
Grazie alle sue abilità didattiche, spiega concetti complessi in modo chiaro, facilitando il mio apprendimento.
Beatrice bilancia tecnica e interpretazione, sviluppando la mia sensibilità musicale. Consiglio vivamente le sue lezioni a chi desidera coltivare talento e passione per la musica. Il suo professionalismo e sostegno rendono l’esperienza gratificante. Non vedo l’ora di continuare il mio percorso musicale con lei.

Adrien Partiot
Key Account Manager in Aereonautica

Beatrice Gaggiotti

  • Laurea in architettura
  • Laurea in conservatorio
  • Approfondimento in neuroscienze

Biografia

La mia avventura comincia dalle scuole primarie, perché sì, ho sempre amato studiare… o meglio, ho sempre amato imparare, studiare un po’ meno. E questa, anche se non lo sapevo, sarebbe stata la prima chiave di tutto quanto sarebbe arrivato successivamente.
Al liceo – un artistico sperimentale che era un po’ artistico e un po’ scientifico – ho cominciato a fare le prime riflessioni sull’arte e sulla tecnica, e sulla relazione tra arte e scienza, ma la vera svolta è arrivata dopo il liceo, quando ho scelto di intraprendere un percorso sfidante, frequentando l’università di architettura in contemporanea con il conservatorio.

Le due facoltà mi davano moltissimo, ma mi chiedevano anche più di quanto io potessi dare loro.
Il carico di studio e di lavoro era intollerabilmente alto (anche considerando che sono due discipline che, oltre allo studio teorico, vogliono anche la parte pratica) e a questo si univa purtroppo l’ambiente dell’arte a livello professionale il quale non è come spesso lo immaginiamo: è infatti intriso di competitività malsana, dell’idea pervasiva di talento e, a volte, di mancanza di competenze.
Unendo tutto questo, nonostante il mio lavoro incessante e la mia dedizione praticamente totale, non riuscivo a ottenere risultati soddisfacenti, e anche la mia salute ne stava risentendo.

Fu così che, verso la metà degli studi, entrai in burnout. Ma fu anche quello il momento in cui ebbi modo di fermarmi un poco a pensare.
Mi chiesi quindi se, davvero, la risposta miei problemi era solo una mia presunta mancanza di talento, e mi chiesi se, davvero, l’unico modo per poter studiare le arti fosse rifare e rifare, ripetere e ripetere, sperando che – se c’è talento – le cose prima o poi riescano.
Non ne ero affatto convinta.
Cominciai quindi a chiedermi cosa ognuno di noi usasse per imparare: «il cervello», mi risposi. E fu allora che cominciai a informarmi seriamente su come fosse fatto quest’organo affascinante ma, soprattutto, su come funzionasse il nostro apprendimento.
E da lì tutto cambiò.
Fu per questo che iniziai ad approfondire prima la psicologia e poi la neurologia e le neuroscienze.
Ed è stato così che, nel corso degli anni, un po’ alla volta, ho ideato un metodo di studio, di apprendimento, e di insegnamento specifico per le arti e basato sul naturale funzionamento del nostro cervello e del nostro apprendimento, un metodo che ho chiamato NeuralLearning©.

Grazie a questo metodo riuscii a recuperare in fretta dal crollo che avevo avuto, e da quel momento non solo i miei voti si alzarono fino a raggiungere una media che sfiorava il massimo ma era come se, incredibilmente, avessi più tempo a disposizione. E passai cosi da “non avere talento” a laurearmi in entrambe le discipline, con il massimo dei voti e i complimenti del direttore.

Inoltre, avendo insegnato fin dall’età di 13 anni ho avuto modo di sperimentare nel tempo il mio metodo, su di me e sui miei allievi, fino a che, nel 2016, ho deciso di fondare la mia personale scuola di arti, l’Ars Accademia, nella quale poter mettere il mio metodo a disposizione di chiunque volesse avvicinarsi all’arte.

Ma non solo: il mio metodo, NL come lo chiamo io (abbreviando NeuralLearning), mi aveva anche regalato qualche altra sorpresa.
Avevo infatti scoperto che, tramite lo studio delle arti con il mio metodo, ero riuscita a formare delle competenze “altre”, che oggi chiamiamo competenze trasversali – o soft-skills. Ed ero riuscita a formarle anche nei miei allievi.
Ed è per questo che ho deciso di creare nell’Ars anche il progetto de l’Arte oltre l’Arte.

Se vuoi conoscermi meglio:

Ars Accademia

Nata il 1 marzo 2016, Ars Accademia propone attività di formazione di carattere professionale basate sullo studio delle arti (pianoforte, canto, disegno, pittura, scrittura creativa in versi e in prosa) grazie a un metodo di studio e di insegnamento innovativo, unico, e specifico per le arti, il NeuralLearning©, il quale – per poter essere il più efficace possibile – prende le mosse dallo studio del funzionamento del nostro cervello e del nostro apprendimento.

Ars Accademia propone anche dei progetti artistici pensati specificatamente per tutte le persone che svolgono professioni non artistiche (i progetti de “l’Arte oltre l’Arte”). Questi progetti hanno come obiettivo la formazione delle competenze trasversali (soft-skills) nei professionisti di varie aree (medici, avvocati, insegnanti, poliziotti, imprenditori, etc.).
All’interno di questi progetti, inoltre, le arti vengono proposte come strumento per contrastare lo stress e il burnout.

Ars Accademia organizza anche corsi e conferenze, ed è possibile avere su richiesta consulenze e coaching personalizzati.

Contatti

coming soon

Viale Carlo Pereda 26b, 6828 Balerna – Ticino Svizzera